Sono passati venticinque anni, trenta in qualche caso. A qualcuno è venuta voglia di organizzare una riunione, di far incontrare di nuovo un gruppo di “minchioni di ieri”; ma per cosa?
Spessissimo questo genere di rimpatriate sono solo delle patetiche e tristi occasioni per far finta che il tempo non sia passato, per permettere di sparlare di qualcuno o per far vedere come si è diventati belli, biondi e con gli occhi azzurri nonostante gli altri pensassero che…
Però a pensarci bene questo è il tipico scenario da riunione di classe del liceo et similia; ma in quei giorni noi abbiamo avuto qualcosa di diverso: abbiamo voluto esserci, ci siamo scelti.
Abbiamo voluto esserci perché non eravamo una classe, un gruppo di persone messo insieme dal caso con spesso mondi diversi intorno a se. No, noi ci siamo scelti.
Siamo un gruppo che in quegli anni non era obbligato a frequentarsi, a convivere, a stare insieme ma eravamo gente che si è scelta. Ha scelto di fare il gavettone a qualcun altro, ha scelto di passare il sabato sera al pronto soccorso dopo il ferito di turno della partita di pallone, eravamo gente che all’allegro maiale seguiva le partite di briscola in cinque tra porco, porco sbarrato e zott!!!
Noi volevamo stare insieme.
E quando ci siamo ritrovati il tempo era passato ma non lo era veramente. Alla fine abbiamo ritrovato gli stessi odori, gli stessi accenti, gli stessi toni e posture. Solo la pancia ed il cranio ci hanno detto che il tempo era passato. Ma senza scalfire nulla, senza cambiare nulla.
E quando la progenie di Calanna è entrata scompostamente in scivolata sulla progenie di Catafegato allora abbiamo avuto la prova che il nostro spirito è immortale, che si, siamo minchioni e lo saremo sempre e che se siamo fortunati lo saranno anche i nostri figli che amiamo. Al di là del tempo e dello spazio.
Ed ora fatemi finire bastardi che mi state facendo venire la lacrimuccia a pensare a quello che è significato tornare
P.S. Dimenticavo… (e tu Monsignore perdonami il turpiloquio) non fosse per tutte queste cose sarebbe valsa la pena di incontrarci anche solo per vedere il primo gol di Gaspare in una partita di calcio al Lanteri. E che cazzo!!!